Tiriamo le somme: Le cinque mode Flop del 2014

Passate le festività siamo diventati tutti ciccioni fra pranzi, panettoni e cotechini con purea (cito questo piatto salato poiché uno dei miei preferiti). A questo punto, ci troviamo in una terra di mezzo che comprende quella strana settimana spartiacque fra le festività Natalizie ed il Capodanno, settimana inesistente, non ti accorgi mai che stia passando il tempo, ogni giorno sembra sabato e ogni giornata sembra un'occasione buona per rimpinzarsi di una fetta di quello e un po' di avanzo di quell'altro. Sette giorni che volano e che ti fanno ritrovare agli sgoccioli dell'anno con l'impressione ancora di dover digerire il pranzo del 25 (cosa fra il resto possibile). Questo è anche un periodo durante il quale piace un po' a tutti fare filippiche sul significato del Capodanno, sui nuovi inizi, sui sentimenti e le sensazioni così ho deciso che anche io oggi vi proporrò il mio personalissimo pippone ma con argomento completamente differente. Come ogni annata anche il 2014 ci ha portato delle fighissime mode 'nuove di zecca', tante cose belle e magari destinate a durare e tante cose di dubbio gusto. Ecco per voi oggi una piccola classifica di quelle che secondo me, sono state le mode peggiori del 2014. Buona lettura a tutti :)
5) A scintillare al quinto posto senza medaglia ma con molto orgoglio troviamo la moda Camouflage che dopo aver fatto un precedente 'gran ritorno' nel 2006 e successivamente nel 2011 è tornata quest'anno a farci compagnia elevandosi ad uno level pro. Chi di noi non ha almeno un capo camo? Credo bene o male tutti quanti e non c'è nulla di male in questo; la tendenza di cui parlo è invece quella che alla fantasia verdone aggiunge i veri e propri modelli militari (vedi camicioni, pantaloni largoni, scarponi e cappelli con visiera)e perché no (come nell'esempio fotografico) abbinando qualche paillette e qualche stivaletto/sandalo di merda.
Consiglio spassionato? Arruolatevi e sarete a bagno maria come Antonellona alla Prova del Cuoco.
4) Quarta posizione ancora senza medaglia (o forse dovrei dire con medaglia di plastica?) troviamo il magico sandaletto di gomma colorata, magari attualizzato con un tacchetto quadrato. Certo è che qua bisogna andarci piano a giudicare, un modello come questo lo abbiamo avuto tutti almeno una volta nella vita, solo che la taglia era 28/30 e lo scopo era quello di andare sugli scogli a pescar granchi. Il 2014 è stato così gentile da ricordarci che bisogna sempre conservare il proprio animo bambino e lo ha fatto riportando a galla codeste calzature. Quindi, per chi ancora non lo avesse fatto, tutti ad acquistarne un paio per trasformare l'estate ventura in un tripudio di infanti un po' troppo cresciutelli alla ricerca di animaletti marini nei tombini della città. Ricordare palette e rastrelli, astenersi perditempo.
3) Il primo oggetto dell'elenco a salire sul podio, sebbene la medaglia sia di bronzo, è la cover Moschino fatta di patatine fritte, appartenente alla scorsa Capsule Collection di Jeremy Scott (che ogni anno se ne inventa una più strana). La cover sta nella mia TopFive non perché sia brutta, questo è da dire. Le idee di Scott si sono rivelate più di una volta geniali e decisamente fuori dal coro per cui non è di questo che stiamo parlando. La moda legata a questa iPhone case però ha preso assurdamente piede proprio fra ragazzine quindicenni e blogger per lo più anoressiche il cui piatto preferito è l'insalata scondita ma a cui piace essere fotografate di continuo con in mano ciambelle, gelati ipercalorici e torte colorate. La cover, raffigurante patatine di McDonald's in 'autentica' plastica, non fa che denunciare alla perfezione il disagio che si respira attorno al cibo di recente. Un telefono coperto di patatine che non si mangiano sta, per me, alla stregua di blogger scheletriche con in mano gelati zuccherosi che non mangeranno mai nemmeno sotto tortura. Consiglio? Compratele vere le patatine da McDonald's e mangiatevele pure. Risparmierete e sarete anche più felici. 
2) Medaglia d'argento per un'altra tendenza tornata dritta dagli anni '80 con tanto di nostalgia che solo i codini in testa ed i pattini a quattro rotelle avrebbero potuto curare. Amici, un plauso va alla salopette che durante questo 2014 ha fatto il grande ritorno sulle scene. La cosa bella è che chi l'ha riproposta non si è nemmeno disturbato a rivisitarla o ad aggiungere qualche chincaglie che notoriamente fa 'alta moda'. No, la salopette non meritava nemmeno questo sforzo e così antichi modelli dimenticati da secoli e secoli hanno ripreso vita vedendosi nuovamente esposti di qua e di la. Se qualcuno di voi avesse pensato bene di acquistarla no problem: Febbraio è ormai vicino e sarete dei perfetti 'Matilda sei mitica' a Carnevale.
1) Vince tutto sbaragliando la concorrenza senza diritto di replica il finissimo stivaletto aperto, che ha davvero conquistato le scene calzaturiere del 2014. La prima scarpa con più seghe mentali di Balto che già al suo tempo veniva additato dicendo 'non è cane, non è lupo. Sa soltanto quello che non è', ecco a voi lo stivale che non è stivale, che sembra sandalo ma non è nemmeno quello. Proprio quella 'roba' che con fibbie dorate vorrebbe urlare 'pregio' e 'top' ma l'unico messaggio che noi spettatori riceviamo è 'grossolano' e 'flop'. Signori, la nostalgia delle Spice Girlz ha ripreso piede quest'anno e con lo scarponcino con suola spessa e tacco quadrato di altezza esigua in pieno stile Emma Bunton si è cercato un rimedio. Non cedete all'ormai cattivo gusto in stile 90's, per combattere la nostalgia è bastevole riguardarsi qualche video su youtube evitando così scarponcini tronca-caviglia con buchi inquietanti attraverso i quali intravediamo i vostri gambaletti anti-stupro color morto. 

Spero abbiate gradito la classifica! 

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